Il potere delle mappe: Le 10 aree cruciali per il futuro del nostro pianeta by Tim Marshall

Il potere delle mappe: Le 10 aree cruciali per il futuro del nostro pianeta by Tim Marshall

autore:Tim Marshall [Marshall, Tim]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Politica
ISBN: 9788811002444
editore: Garzanti
pubblicato: 2021-06-01T22:00:00+00:00


6. TURCHIA

«Assomigliamo a noi stessi.»

Mustafa Kemal Atatürk

Siamo tutti d’accordo nell’affermare che i turchi provengono dalla Turchia, giusto? Dopotutto, Türkiye significa «terra dei turchi». E invece no. Il popolo originario dei turchi proveniva da molto lontano, a est dei Monti Altaj: dalla Mongolia. Raggiungere quella che ora è la loro patria, e assicurarsi poi che si chiamasse Turchia, fu per loro una bella impresa.

Per prima cosa dovettero attraversare il vasto altopiano anatolico per raggiungere quello che, sebbene sia il punto più occidentale della Turchia, è il suo nucleo: il Mar di Marmara e i suoi bassopiani sulle coste orientali e occidentali. Nonostante l’assenza di vaste pianure o di lunghi fiumi lungo cui trasportare le merci, rimane una terra fertile con acqua potabile sufficiente a rifornire un rilevante numero di abitanti, e il mare ha piuttosto le sembianze di un lago che agevola i traffici commerciali. Il fatto che sia possibile difendere la principale area urbana, Istanbul, da attacchi provenienti dal mare, costituisce un ulteriore vantaggio. All’estremità occidentale del Mar di Marmara vi è lo stretto dei Dardanelli che dà accesso al Mar Egeo, mentre all’estremità orientale si trova il Bosforo, largo appena un chilometro nel suo punto più stretto. Detenere il controllo di questi due passaggi costituisce un enorme vantaggio difensivo.

Tutto ciò darebbe sostentamento a un piccolo stato nazionale che potremmo definire «Marmaria», se non fosse che probabilmente non durerebbe a lungo. Una posizione di prim’ordine come questa attira sempre lo sguardo avido di potenze esterne, soprattutto se attraversata dal commercio diretto a est, ovest, nord e sud, e molto probabilmente genererebbe tributi. Di certo i greci la vedevano così quando ne avevano il controllo, e come loro i romani, i bizantini, e anche i turchi, quando ancora erano ottomani.

Gli ottomani usufruirono di questa posizione strategica per proiettare il loro potere verso l’esterno, controllando aree in tutto il Medio Oriente, in Africa e in gran parte dell’Europa sud-orientale prima di ritirarsi e lasciare in eredità ai loro successori uno stato più ristretto. Ma la Turchia moderna si trova di nuovo al crocevia tra Oriente e Occidente, poiché ha un ruolo determinante sulla scena mondiale. Essa detiene infatti le chiavi di uno degli accessi attraverso cui i migranti raggiungono l’Europa, ed esserne custode le conferisce potere; viene sempre più coinvolta in conflitti in tutto il mondo arabo, incluse la Siria e la Libia, dove si scontra con gli interessi di altre potenze regionali. Vi sono inoltre segni evidenti di un «neo-ottomanesimo» nelle sue ambizioni di espandere il proprio controllo e la propria influenza, mentre proietta di nuovo il suo potere in tutte le direzioni con ripercussioni significative in Europa, Medio Oriente e Asia centrale.

Da est a ovest la Turchia si estende per circa 1600 chilometri, mentre da nord a sud l’estensione va all’incirca dai 500 agli 800 chilometri. Il 97% circa di questa terra si trova in Asia, e la maggior parte è costituita dall’Anatolia. Confina attualmente con otto paesi – Grecia, Bulgaria, Georgia, Armenia, Azerbaijan, Iran, Iraq e Siria – gli



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